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Lucia non cade

50x70 ONLUS Lucia non cade xNell’ambito della Campagna Permanente contro la Violenza di Genere, l’AssociazioneTi Amo da Morire ONLUS” è lieta di InvitarLa, mercoledì 17 maggio 2017 alle ore 20.30, presso il Teatro ARCILIUTO, Piazza Montevecchio, 5 – tra via dei Coronari e il Chiostro del Bramante, praticamente dietro piazza Navona, alla presentazione del libro “Lucia non cadedi Chiara Borghi, edito da Alter Ego. Interverranno l’autrice del libro di cui sarà proposta al pubblico una lettura drammatizzata a cura degli attori M. Concetta Liotta, Martina Marone ed Emiliano Frabetti, seguirà lo spettacolo musicale con Stefania D’Ambrosio, accompagnata al piano da Michele Micarelli e con Stelio Gicca Palli.

All’interno del teatro saranno esposte le opere del giovane artista Marcello del Prato.

 

L’INGRESSO È LIBERO

Il Costo dell’apericena è di 10 euro.

 

Sinossi

Lucia viene stuprata nella notte da uno sconosciuto e da quel momento tutto cambia. In un dialogo serrato con una se stessa che stenta a riconoscere ma che non può fare a meno di ascoltare, quasi ipnotizzata, ben presto si fa strada nella sua mente un freddo e assurdo piano di vendetta. Solo uccidendo il mostro potrà ritrovare la pace. Denunciare non servirebbe. Non le crederebbero. Usciva da una discoteca. Indossava una gonna. L’aveva di certo provocato lei, quell’uomo. Così direbbero. E lei sarebbe di nuovo sola, sola con il proprio dolore, con il proprio odio.
Intensa e drammatica, la voce di Lucia diventa quella di tutte le donne vittime di violenza, in una vicenda che non lascia indifferenti ma che, per la profondità con la quale viene narrata, colpisce dritto al cuore e allo stomaco.

 

Chiara Borghi

È nata a Finale Ligure (sv) nel 1981. Ha studiato a Genova, dove si è laureata in Filosofia, e a Milano, dove ha frequentato il master Professione.tv con Alessandro Ippolito, divenendo sceneggiatrice televisiva e cinematografica. Dopo alcune esperienze come insegnante di storia e filosofia nei licei e dopo aver gestito per due anni un laboratorio teatrale rivolto a persone con disagio psichico all’interno dell’associazione “A cielo Aperto”, si è trasferita a Roma. Ha fondato e dirige “La bottega dello scrittore”, associazione culturale che si occupa di letteratura, teatro e drammaturgia, e tiene corsi di scrittura creativa e filosofia per vivere meglio presso la U.P.T.E.R.

È autrice dei romanzi Drake’s Heaven (Edizioni Joker, Novi Ligure 2001) e Il tempo è scaduto (Edizioni Joker, Novi Ligure 2007).

 

Maria Concetta Liotta

Attrice professionista, membro stabile della Compagnia Teatrale Enter si è  specializzata nel linguaggio corporeo e nella sua resa psicofisica , lavorando in luoghi di disagio sociale e psicofisico ( rebibbia , casa-famiglia , tossicodipendenti). Per la Bottega dello scrittore si occupa dei laboratori di mimo ed espressione corporea.

 

Martina Marone

Attrice acrobata, formatasi al teatro di Tor Bella Monaca ha per definizione a cuore l’educazione estetica e teatrale nelle periferie. Fa parte della compagnia del teatro delle anime. E’ nel consiglio direttivo de La bottega dello scrittore.

 

Emiliano Frabetti

Attore non professionista, formato principalmente alla U.P.T.E.R, ha preso parte ad alcuni spettacoli organizzati dall’associazione La bottega dello scrittore, per la rivalutazione dei luoghi della Roma sparita. 

 

Stefania D’Ambrosio

Raffinata interprete della canzone d’autore, ha collaborato con il grande cantautore genovese Umberto Bindi a cui era legata da profonda amicizia.

Nel 2013 presentò all’Auditorium Parco Della Musica “Sulle note di Umberto Bindi” dedicando l’intero concerto al cantautore, progetto tuttora  in programmazione in altri teatri.

Dopo i successi del tour “Dentro un Sogno” (in viaggio con la canzone d’autore) portando concerti nei teatri d’Italia e all’estero per ben sette anni con grandi soddisfazioni, Stefania D’Ambrosio con la sua voce delicata e sensuale ricca di sfumature e di spiccata eleganza, inizia un nuovo viaggio il 2 maggio 2016 all’Auditorium Parco Della Musica con un suo nuovo progetto “Una voce libera” l’artista spazierà da Paolo Conte al fado, dalla canzone medioevale francese a Emerson Lake & Palmer,  da Branduardi a Dulce Pontes. Nell’intrigante viaggio anche brani inediti. Gli arrangiamenti sono curati da Michele Micarelli.

 

Stelio Gicca Palli

Avvocato per professione,  cantautore per vocazione, è noto ai più per aver firmato con Edoardo De Angelis Lella,  celeberrima ballata su un femminicidio. Dopo il brillante esordio al fianco dell’amico Edoardo,  compagno di banco oltre che di musica, Stelio ha virato bruscamente verso l’attività forense,  pur senza smettere mai di scrivere e di fare musica. Con la piena maturità è tornato a racimolare pensieri e versi e ha deciso di tornare a regalare canzoni al proprio pubblico con Corpi estranei – vol.I., Corpi Estranei vol.I (label Helikonia, dictr. Egea) è un cd intenso di immagini e storie di uomini e di donne: città,  amanti,  mogli e mariti con cui la vita quotidiana ci obbliga a convivere,  combattuti fra una lucida analisi del reale e il tentativo,  sotterraneo ed illusorio,  di trasformare queste realtà in quello che vorremmo fossero, Stelio osserva tutto ciò con uno sguardo particolarmente lucido servendosi di arrangiamenti raffinati che offrono leggerezza ed ironia al dipinto dei suoi protagonisti. Al suo fianco, in questo viaggio fra parole e musica,  musicisti dello spessore di: Primiano De Biase al piano,  Fabrizio Guarino alle chitarre,  Marco Siniscalco al basso,  Cristiano Micalizzi alla batteria,  Carlo Di Frescesco e Simone Talone alle percussioni,  Daniela Iezzi back vocals., I testi e le musiche sono di Stelio Gicca Palli. Tranne per La Dama di Cuori il cui testo Gicca Palli ha scritto con Claria Miozzi; Abitudine scritto,  sempre per il testo,  con Edoardo De Angelis come,  naturalmente,  la celeberrima Lella. Con Primiano De Biase, inoltre, sono state scritte le musiche di Moira Conti. Tutti gli arrangiamenti e l’orchestrazione sono di Fabrizio Guarino e Stelio Gicca Palli. Tranne per l’orchestrazione di Piazza di Spagna. Alle quattro che porta la firma di Michele Braga.

 

Marcello del Prato

Nasce a Roma nel 1997 e frequenta l’ultimo anno di liceo. Ha disegnato e dipinto fin da bambino, più per istintiva necessità che per volontà razionale, ha usato, soprattutto negli ultimi anni, svariate tecniche figurative. Il suo interesse principale è quello della figura umana, non si stanca mai delle infinite espressività del volto, alla ricerca costante di bloccare il continuo movimento dell’inconscio. In questo periodo lavora principalmente in bianco e nero perché non vuole che le emozioni provocate dal colore distraggano dalla figura. Ha esposto, quest’anno, in una mostra allestita presso il teatro Vascello di Roma, e ha creato loghi e grafiche per diverse iniziative, tra cui, ad esempio, Quindici19.

 

Ti Amo da Morire Onlus

L’Associazione Ti Amo da Morire Onlus, persegue finalità di solidarietà sociale nei confronti di persone svantaggiate, in via primaria, attraverso uno “Sportello dʼAscolto Legale e/o Psicologico – Ti ascolTiAmo da Morire” dedicato a tutte le donne che si trovino sul territorio nazionale che, al di là della loro condizione sociale, culturale ed economica, subiscano, sia in ambito familiare che extrafamiliare, qualsiasi tipo di maltrattamento fisico o psichico quali ad esempio, violenza, sfruttamento, stalking, mobbing familiare, emarginazione e discriminazione, atti questi spesso preludio del ben più grave FEMMINICIDIO, nonché ai minori, appartenenti al nucleo familiare in sofferenza, vittime, sia pur in modo riflesso, di qualsiasi tipo di maltrattamento fisico o psichico nella loro condizione di soggetti svantaggiati.

Lo sportello dʼascolto fornisce consulenze qualificate e supporto tecnico da parte di avvocati, psicologi, sociologi e assistenti sociali, al fine di individuare i bisogni e fornire le prime risposte, attraverso il numero verde 800-642328, operativo in giorni e a orari stabiliti.

LʼAssociazione garantisce la gratuità dei servizi offerti e lʼanonimato.

Tra le attività secondarie, invece, vi è lʼutilizzo della cultura e di tutte le forme d’arte, perché è su queste che si gioca la partita della sopravvivenza e dello sviluppo sano della nostra società ed è per questo che “Ti Amo da Morire ONLUS” trova spazi e momenti di riflessione in tutte quelle manifestazioni culturali/artistiche (grandi e piccole) che riesce a creare o con cui riesce a interagire, predisponendo una nutrita agenda di appuntamenti a livello nazionale. “Ti Amo da Morire ONLUS”, diffonde il proprio messaggio, attraverso una ampia agenda di appuntamenti a livello nazionale quali convegni ed eventi così declinabili: CanTiAmo da Morire – ReciTiAmo da Morire – LeggiAmo da Morire – ScriViAmo da Morire – DipingiAmo da Morire – DanziAmo da Morire – DisegnAmo da Morire – FilmiAmo da Morire – FotografiAmo da Morire – PoeTiAmo da Morire – ProgetTiamo da Morire ecc…

Il progetto intende creare una vasta comunità formata da operatori, artisti, giornalisti, scrittori, registi, filmaker, fotografi, grafici, pittori, attori, intellettuali, filosofi, giuristi, psicologi, sociologi e assistenti sociali ecc… uniti dalla stessa sensibilità e convinti che con l’arte e la cultura ci si possa porre al servizio di un tema sociale così importante veicolandone e amplificandone il messaggio.

 

La Presidente

Avv. Serenella Sèstito

 

Teatro ARCILIUTO – Piazza Montevecchio, 5 – 00186 Roma – Tel. +39 06 6879419

http://www.arciliuto.it

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Associazione Ti Amo da Morire ONLUS

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twitter: @tiamodamorire1

facebook: Associazione Ti Amo da Morire ONLUS

tiamodamorireonlus@gmail.com

Puri come una bestemmia

 

50x70 ONLUS Puri Come una Bestemmia xNell’ambito della Campagna Permanente contro la Violenza di Genere, l’AssociazioneTi Amo da Morire ONLUS” è lieta di InvitarLa, mercoledì 12 aprile 2017 alle ore 20.30, presso il Teatro ARCILIUTO, Piazza Montevecchio, 5 – tra via dei Coronari e il Chiostro del Bramante, praticamente dietro piazza Navona, alla presentazione dell’evento di teatro canzonePuri Come una Bestemmiacon Rossella Seno, Lino Rufo e Yuki Rufo.

L’INGRESSO È LIBERO

Il Costo dell’apericena è di 10 euro.


 “In un mondo votato al vuoto consumismo dei sentimenti e delle idee, Noi abbiamo deciso di sederci dalla parte considerata sbagliata dalle odierne convenzioni, quella del cuore.

Successo non è emergere a tutti i costi, ma riuscire a essere fedeli a se stessi, senza lasciarsi ingannare da una società che come pensiero unico ha il profitto e ci ha portati ad avere piuttosto che essere.

Ecco perché portiamo in scena le storie di coloro che, per scelta o costrizione, stanno al di là della vetrina, gli ultimi: i clochard, i carcerati, i violentati, gli zingari, le puttane, i pazzi…

…e poi la bellezza non fiorisce nei posti più inaspettati, come i papaveri tra i binari del treno, mentre le stelle continuano a cadere e istillare speranza al mondo?

…e poi la vita non è rincorrere le illusioni, ma affrontare il buio più profondo per poi scoprire la luce in fondo al tunnel della disperazione e ringraziarla per le uniche vere ricchezze che ci ha donato: occhi per vedere, cuore per amare, voce per cantare, piedi per andare…

…e la Verità non è forse odiata perché ci mette brutalmente di fronte “a quel che siamo”?”

… noi con la nostra violenza sulle donne!!!

Le donne maltrattate, le donne abusate, le donne sfruttate… le donne ammazzate!!!…  uccise solo per incensare un ego mai pago nel soddisfare la propria mania di onnipotenza che si manifesta attraverso la forza fisica, alla base di una violenza che si materializza quando non si possiedono le armi del dialogo e della comprensione, ma soltanto gli istinti atavici dell’homo homini lupus

…perché non cambiamo la cultura maschilista, che viene alimentata dalla paura della forza creatrice delle donne, per approdare ai canoni della civiltà,  evitando questo massacro inutile che sta uccidendo il mondo delle idee e della bellezza a favore del ritorno alle caverne?


Rossella Seno

Cantattrice veneziana, è presente sulla scena teatrale, televisiva e musicale con performance dalla particolare personalità. Spesso è ironica, a volte autenticamente passionale. Frequenta dapprima l’Avogaria di Venezia, poi si trasferisce a Roma continuando studi teatrali e musicali : con Carlo Merlo dell’Accademia Silvio d’Amico, seguendo il “Metodo” con Francesca De Sapio, con Beatrice Bracco, e con Michel Margotta, tutti membri dell’Actor Studio. Attrice protagonista di una o più puntate di fiction e soap televisive. (“La Dott.ssa Giò”, “Carabinieri”, “Il bello delle donne”, “La squadra”, “Un posto al sole”,…) e di uno dei tre episodi dell’opera prima di A. Zaccariello “Boom”, film per il cinema. Guest nell’opera musicale “Com’erano venute buone le ciliegie nella primavera del ‘42” di Mario Castelnuovo assieme a Lina Werthmuller ed Athina Cenci. E’ “one woman show” ne “La Rossa di Venezia” al Piccolo Ambra Jovinelli di Roma, spettacolo di Teatro-Canzone scritto con Giò Alajmo e diretto da Claudio Insegno. Con “Sex in the city”, versione teatrale italiana della nota serie televisiva, nel ruolo di Monica (Miranda) riconferma le doti di attrice di carattere, ottenendo un successo di critica e pubblico. Nel recente film “Adius” di Ezio Alovisi, dedicato al cantautore Piero Ciampi, ne interpreta “L’amore è tutto quì”, con una intensa modalità di ‘recitar-cantando’ guidata e accompagnata dal M°Lilli Greco. Rimane nella progettualità articolata e multimediale dello stesso film ed è protagonista del curioso e innovativo “Adius : AvantFilm, due storie con finale mobile” , sorta di reading teatral-musicale che mescola immagini suoni evocazioni e curiose scoperte letterarie. Dall’ esperienza cinematografica e teatrale di “Adius” ecco le tracce sonore che compongono l’ep “E il tempo se ne va” – quattro brani ciampiani diretti e arrangiati dal M° Gianni Marchetti, storico autore delle musiche di Ciampi. Il titolo che dà il nome alla registrazione si riferisce ad un inedito che è stato presentato e interpretato da Rossella Seno in anteprima al premio Ciampi 2008, meritandosi un Premio Speciale ed inserito nel package “Piero Ciampi e le sue storie” – Sony Music, uscito il 19 gennaio 2010. Voce narrante per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia nella rappresentazione teatrale per le scuole “Evviva l’Italia”, testo di Giampiero Darini. E’ stato nel frattempo presentato all’Arciliuto di Roma, all’interno della rassegna “Per chi suona la campana”, il recital “Ah, Piero Ciampi”, canzoni, testi poetici, video, registrazione della voce stessa di colui che ebbe “tutte le carte in regola per essere un artista”, con Giuliano Valori al piano e Andrea Esposito alla chitarra, un trio molto liquido, aperto, “jazzy”… La presentazione della compilation “Cosa resta di Piero Ciampi”, che raccoglie contributi dei tanti artisti che negli ultimi anni hanno realizzato omaggi al grande artista livornese, tra cui l’inedito “E il tempo se ne va”, cantato da Rossella Seno, è avvenuta Il 19 ottobre 2012 al Teatro C di Livorno. Fa inoltre parte del progetto “Il cielo degli orsi”, avviato dal cantautore Paolo Fiorucci, in favore della tutela dell’orso, con “Luna su di me”, di Fiorucci-Germini. Il 12 dicembre 2013 ha debuttato al Teatro Arciliuto di Roma con “Cara Milly” – parole d’amore e di guerra già cantate da Carla Mignone, compitate in bell’ordine da Giuseppe De Grassi. Dal 16 maggio 2014 il brano “Luna su di me“, edito dalla CNI, è acquistabile su iTunes. Parte dei proventi andranno ad Animals Asia per la liberazione e la protezione degli orsi della luna dalle fattorie della bile. Nel settembre 2014 è coinvolta nel progetto “Ti amo da morire” – campagna contro il femminicidio (Artisti vari). Dal 2007 al 2014 è una delle voci di Prima Pagina del TG5 Il 19 settembre 2015 partecipa ad “Animal Aid Live” , Roma – Piazza del Popolo, il primo concerto in favore dei diritti di tutti gli animali. Esperienza che riperterà il 25 settembre del 2016, presentando la canzone di Matteo Passante “Dio cane”, per non dimenticare “Angelo”, emblema di questo mondo malato e degradato, un povero cane randagio impiccato e brutalmente ucciso da quattro bastardi. Parte attiva del “Calendario Solidale 2017 – i colori delle stelle – Donne impegnate” con testi di Ezio Alessio Gensini, fotografie di Carlo Bellincampi ed elaborazioni pittoriche di Leonardo Santoli. Nel settembre 2016 incide “A tutti buonasera”, di Pino Pavone e Fabio Bianchini. Video di Francesco Felli. Brano in difesa della nostra Costituzione. Testimonial delle Onlus Ti amo da morire – contro il femminicidio Nel 2017 porta in scena gli ultimi con “Puri come una bestemmia” – con Lino e Yuki Rufo, spettacolo di canzone teatro.

 

Lino Rufo

Artista molisano, romano d’adozione, opera in campo musicale da oltre due ventenni. Nella seconda metà degli anni ’70 fa parlare di sé per la Reunion del Naples Power in occasione della registrazione del suo secondo LP “Notte Chiara” che lo fa notare dalla critica musicale italiana e lo mette in mostra come uno degli artisti più promettenti del panorama musicale nazionale. Ed ecco che, sulla scia delle note di “Laura G”, “Amore in manicomio”, e “Fa’ che mi telefoni”, Lino Rufo effettua tour massacranti con i Pooh, Vasco Rossi, Alberto Fortis e tanti altri colleghi degni di nota; ottiene gratificanti passaggi televisivi a “L’altra Domenica”; è protagonista di video clip d’autore come quello di “Figlio d’Amore” per la regia di Enzo Trapani posto al “Disco per l’Estate” e la partecipazione al Festival di Sanremo. Poi come se non bastasse, diventa programmatore e conduttore in Rai di trasmissioni importanti come “Radio Anch’io”, “Musicalmente”, “Disco Incontro” e da alla luce “Ballerina”, che è tuttora la sua canzone più conosciuta. Lino Rufo dal ‘97, ad oggi è protagonista di una frenetica attività di musica dal vivo nelle Piazze, Festival Blues Internazionali e Migliori Locali Italiani accompagnato da famosi musicisti italiani. Nel 2008 fonda un gruppo, i noGospel, con cui registra due dischi, Dal Volturno al Mississippi e Swing low…, insieme al nucleo dei quali apre le date italiane del tour mondiale di John Mayall e, in seguito, registra il primo CD di Francesco Pannofino, “Io vendo le emozioni”, con cui è attualmente in tour. Conduce, inoltre, “Per chi suona la campana?” insieme a Giovanni Samaritani ed Ernesto Bassignano presso il Teatro Arciliuto di Roma. Ha all’attivo dodici dischi, tra singoli e album, due film per il cinema e diverse trasmissioni radiofoniche per la RAI.

 

Yuki Rufo

collaborazioni:

Giulia Pratelli, Città Giardino, Greenwich con Matteo Locasciulli e Francesca Xefteris (Sofia di Xfactor), Harold Bradley, Edoardo De Angelis e tutti quelli di “Ti Amo da Morire” – Campagna Nazionale contro il Femminicidio, Carlo Alberto Ferrara, Pati Palma, Marco Ró (Amici e Sanremo), Roberto Kunstler, Jimmy Ingrassia , The Voice), Percy Duke (The Voice Germany), Ernesto Vitolo, Lino Rufo, Paul Rossi, Vanilla Sky, Julia Lenti, Capital Strokes, Session Voice, Mario Insenga (Blue Staff), Giorgio Panariello,  Kira Franka, Mannarino, Francesco Pannofino, Jimmy Z, Bruno Marinucci, Fabiano Lelli, Carlo Conti, Emiliano Pari, Pierpaolo Ranieri, Marco Rovinelli.

concorsi:

Vincitore Macchia Blues Guitar contest, Vincitore Timy Yuro Festival, Finalista Emergenza Acoustic.

festival:

Blues sotto le stelle (Pietravairano), Joe’s Blues Festival (San Martino In Pensilis), Timy Yuro, Festival (Rocchetta a Volt.no), Vokal Fest ( Roma Stazione Birra), Lucca Summer fest (Lucca), Festival della creatività (Firenze Fortezza da basso), Notte Bianca Pontedera (Pisa), Eddie Lang Jazz Festival (Monteroduni), Macchia Blues Festival (Isernia) sia Winter che estiva, Earth Hour per il WWF (Innsbruck), Partecipazione al Cantagiro 2013, Per Amatrice (Civitavecchia), Per I Rifugiati Politici UNHCR (Firenze)

aperture concerti:

Elisa a Lucca e al Rolling Stones di Milano, John Mayall a Roma e a Torino, Luca Carboni Notte Bianca Pontedera (Pisa), Paul Warren a San Martino in Pensilis, Stanley Jordan a Monteroduni

discografia :

Odilaria (Lino Rufo) Dal Volturno Al Mississippi, Swing Low… , live@Teatro Ambra (Lino Rufo & Nogospel), Musicondriaco (CarloAlberto Ferrara, Fiori D’Inverno (Tudelise), Un Mondo Digitale (Marco Ró), Sotto i piedi dei giganti (Jimmy Ingrassia) e un altro in uscita…

arrangiamenti:

sezioni Odilaria (Lino Rufo), musica Swing low… e musica (cantautore, chitarrista) di “Qui” (colonna sonora di “Ti Amo da Morire” – Campagna Nazionale contro il Femminicidio) , colonna sonora pezzo Tudelise per serie Tv ( freaks ) numerosi video clip…

ha suonato:

Auditorium (Roma), Auditorium (Parigi), Auditorium (Isernia).


Ti Amo da Morire Onlus

L’Associazione Ti Amo da Morire Onlus, persegue finalità di solidarietà sociale nei confronti di persone svantaggiate, in via primaria, attraverso uno “Sportello dʼAscolto Legale e/o Psicologico – Ti ascolTiAmo da Morire” dedicato a tutte le donne che si trovino sul territorio nazionale che, al di là della loro condizione sociale, culturale ed economica, subiscano, sia in ambito familiare che extrafamiliare, qualsiasi tipo di maltrattamento fisico o psichico quali ad esempio, violenza, sfruttamento, stalking, mobbing familiare, emarginazione e discriminazione, atti questi spesso preludio del ben più grave FEMMINICIDIO, nonché ai minori, appartenenti al nucleo familiare in sofferenza, vittime, sia pur in modo riflesso, di qualsiasi tipo di maltrattamento fisico o psichico nella loro condizione di soggetti svantaggiati.

Lo sportello dʼascolto fornisce consulenze qualificate e supporto tecnico da parte di avvocati, psicologi, sociologi e assistenti sociali, al fine di individuare i bisogni e fornire le prime risposte, attraverso il numero verde 800-642328, operativo in giorni e a orari stabiliti.

LʼAssociazione garantisce la gratuità dei servizi offerti e lʼanonimato.

Tra le attività secondarie, invece, vi è lʼutilizzo della cultura e di tutte le forme d’arte, perché è su queste che si gioca la partita della sopravvivenza e dello sviluppo sano della nostra società ed è per questo che “Ti Amo da Morire ONLUS” trova spazi e momenti di riflessione in tutte quelle manifestazioni culturali/artistiche (grandi e piccole) che riesce a creare o con cui riesce a interagire, predisponendo una nutrita agenda di appuntamenti a livello nazionale. “Ti Amo da Morire ONLUS”, diffonde il proprio messaggio, attraverso una ampia agenda di appuntamenti a livello nazionale quali convegni ed eventi così declinabili: CanTiAmo da Morire – ReciTiAmo da Morire – LeggiAmo da Morire – ScriViAmo da Morire – DipingiAmo da Morire – DanziAmo da Morire – DisegnAmo da Morire – FilmiAmo da Morire – FotografiAmo da Morire – PoeTiAmo da Morire – ProgetTiamo da Morire ecc…

Il progetto intende creare una vasta comunità formata da operatori, artisti, giornalisti, scrittori, registi, filmaker, fotografi, grafici, pittori, attori, intellettuali, filosofi, giuristi, psicologi, sociologi e assistenti sociali ecc… uniti dalla stessa sensibilità e convinti che con l’arte e la cultura ci si possa porre al servizio di un tema sociale così importante veicolandone e amplificandone il messaggio.


Teatro ARCILIUTO – Piazza Montevecchio, 5 – 00186 Roma – Tel. +39 06 6879419

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Erminio Sinni, una voce maschile per “Ti amo da morire ONLUS”!

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Il noto cantautore toscano diventa portavoce della nostra Campagna contro la violenza di genere.

In concerto al Voice di  Roma (zona Eur) il 6 aprile.

In quartetto con:

  • Alessandro Golini, Violino;
  • Gianluca Capitani, Batteria;
  • Jacopo Ferrazza, Contrabbasso.

Una serata di bella musica che contribuisce a diffondere il messaggio della nostra Associazione.

 

Istituto di Stato per la Cinematografia e la TV “Roberto Rossellini” – Roma – II incontro

In attuazione della Convenzione per le attività di sensibilizzazione contro la violenza di genere sottoscritta nel mese di gennaio 2017 dall’ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE “R. ROSSELLINI” di Roma e dall’ ASSOCIAZIONE TI AMO DA MORIRE ONLUS, il 3 marzo us si è svolto un incontro alla presenza di diverse classi dell’Istituto; operatori, fotografi, produzione… a cura della presidente dell’Associazione Ti Amo da Morire ONLUS Serenella Sèstito, avvocato ma anche ex alunna del CineTV, che ha assolto la funzione di cominciare ad addentrarsi nella tematica da trattare e ad individuare e circoscrivere gli obiettivi, i ruoli, le finalità e i tempi dell’intero progetto, presente anche la vicepresidente della ONLUS, dott. ssa Antonella Saciko Rufo, laureata in scienze della comunicazione che ha trattato il tema: “Prevenire la violenza di genere attraverso la comunicazione e la cultura”, sono quindi intervenute le dott.sse Letizia Carnevale, Martina Lombardozzi e Sabrina Antonilli, giovani laureate in psicologia, facenti parte dell’Associazione Polaris, consorziata con “Ti Amo da Morire Onlus”,  che hanno parlato, sviscerandoli, dei vari tipi di violenza perpetrabili in danno dei soggetti deboli.

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Al termine di questi incontri, i ragazzi che avranno partecipato, saranno pronti a trasfondere le loro emozioni e il bagaglio acquisito nel percorso di sensibilizzazione, in uno spot contro laviolenza di genere che la ONLUS pubblicherà sul proprio sito web assieme al diario di bordo dell’intera esperienza corredata dalle immagini, video e foto, realizzate dai ragazzi

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Venere Violata

 

Venere Violata 

in Biblioteca

Villa Mercede

Con il patrocinio di

Biblioteche di Roma 

Promuove l’evento l’associazione

“ARTE verso ARTE”

 in collaborazione con

SEIA e “Ti Amo da Morire Onlus”

 

Mostra Evento d’Arte

Via Tiburtina,113 – Roma

Quartiere S. Lorenzo (entrata nel parco)

Accesso ai disabili totale 

Il Progetto di Mostra Itinerante Venere Violata dal 2016, si avvale della collaborazione con l’Associazione “Ti Amo da Morire Onlus”, per il comune impegno di sviluppare nel nostro Paese una coscienza civile contro il femminicidio e la violenza sulle donne.

 

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2 Brochure Inside (1)

Difendersi con oggetti comuni

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COPYRIGHT

DIABOLIK, personaggio creato da Angela e Luciana Giussani nel 1962 – © Astorina Srl

EVA KANT, personaggio creato da Angela e Luciana Giussani nel 1963 – © Astorina Srl

Eva Kant, quando una donna deve difendersi – © Astorina Srl e Idealibri

Difendersi solo quando serve

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Difendersi da un coltello

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Difendersi nel parcheggio

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Serata Tributo al grande paroliere della Canzone italiana Gianfranco Baldazzi – Teatro Arciliuto – Roma – 30/01/2017

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L’Associazione Ti Amo da Morire Onlus, in collaborazione con – I lunedì dell’Arciliuto “Per Chi Suona la Campana?” – Ricordando Giancarlo Cesaroni e le sue “stanze polverose” lunedì 30 gennaio ha presentato in anteprima nazionale, presso il Teatro ARCILIUTO in Roma, , dell’ultimo romanzo, edito postumo da Reverdito, del grandissimo paroliere Gianfranco Baldazzi, Il Silenzio della Cattedrale, un romanzo medievale che, coerente con gli eventi storici del suo tempo, intreccia tra le sue pagine anche vicende femminili a tinte forti, scritto dall’autore subito dopo “L’uomo degli specchi”, in collaborazione con il fotografo Roberto Serra, dedicato a Lucio Dalla.

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Il poeta, giornalista e scrittore di Bologna, amico da sempre di Lucio Dalla e Ron, sul finire degli anni sessanta ha reinventato il pop italiano. Tanti i brani che portano la sua firma, tra cui “Occhi di ragazza“, “Dolce Susanna“, “Fumetto“, “Itaca”, “Piazza Grande”, “Silvie”, “La casa in riva al mare”… Baldazzi ha scritto anche testi per Mina, Gianni MorandiOrnella Vanoni e il pezzo degli StadioGrande figlio di puttana”.

Critico musicale su quotidiani e periodici, pubblica alcuni libri. I più noti: Lucio Dalla (1984) – La canzone italiana del ‘900 (1988) – Cura il libro di Lucio Dalla Parole Cantate (1988) – I nostri cantautori, con Luisella Clarotti e Alessandra Rocco (1990) – Le parole che cantavamo (2004 50&Più.) – Lucio Dalla, L’uomo degli specchi (2013). Alterna l’attività di scrittore e paroliere conducendo, per circa dieci anni, per RAI INTERNATIONAL, Il notturno italiano.

La serata si è svolta secondo il format dei lunedì di “Per Chi Suona la Campana?”, alle ore 20.00 apericena e dalle ore 21.30 musica dal vivo nella sala del teatro, preceduta però, questa volta, da una breve presentazione di Ti Amo da Morire Onlus e dalla presentazione del libro Gianfranco; a seguire i suoi amici avranno modo di raccontare aneddoti e, tra una chiacchiera e un ricordo, canteranno le canzoni scritte da Baldazzi, canzoni che non moriranno mai, esattamente come l’affetto e il ricordo di lui in noi!

La serata è stata aperta dal caro ospite Enzo Samaritani e introdotta dai “padroni di casa” Ernesto Bassignano e Lino Rufo.

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Dopo una breve presentazione dell’Associazione a cura della presidente Serenella Sèstito, la moglie di Gianfranco, Miriam Eredi Baldazzi, ha presentato il libro narrandone la genesi e gli aneddoti ad essa legati, presentando anche il suo grande collaboratore nella diffusione di questa opera Pino Martino, amico di vecchia data di Gianfranco Baldazzi. Un video di Gianfranco Baldazzi al telefono con Lucio Dalla durante un’intervista radiofonica ha preceduto l’inizio della rassegna canora. Lino Rufo ha cantato “Vorrei sapere”, un inedito scritto per lui da Baldazzi; a seguire, Rossella Seno ha interpretato un lungo stralcio del romanzo, cantando subito dopo una delle più celebri canzoni di Baldazzi “Piazza Grande”. Molte le interpretazioni susseguitesi, tra le quali “La casa in riva al mare” cantata da Grazia Di Michele, “Occhi di ragazza” cantata da Ernesto Bassignano, “Il cielo” cantata da Giovanni Samaritani. Le chitarre sono state suonate da Lino Rufo e Alberto Lombardi e, infine, tra un aneddoto e l’altro, la conclusione, con una corale “Itaca” cantata con la partecipazione del pubblico.

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Grazie a tutti gli artisti che ci sono stati e ci saranno, sempre pronti a “esserci” nonostante la fatica, l’impegno e l’assenza di profitto!

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Ringraziamenti sentiti vanno al Teatro Arciliuto in Roma, nelle persone di Enzo e Giovanni Samaritani insieme a Daniela Valle Samaritani.

Grazie anche a Simonetta Bumbi di Bumbi Mediapress che questa volta c’era.

 

La presidente

avv. Serenella Sèstito

 

Teatro ARCILIUTO – Piazza Montevecchio, 5 – 00186 Roma – Tel. +39 06 6879419

http://www.arciliuto.it

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Associazione Ti Amo da Morire ONLUS

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facebook: Associazione Ti Amo da Morire ONLUS

 

L’Associazione Ti Amo da Morire Onlus, persegue finalità di solidarietà sociale nei confronti di persone svantaggiate, in via primaria, attraverso uno “Sportello dʼAscolto Legale e/o Psicologico – Ti ascolTiAmo da Morire” dedicato a tutte le donne che si trovino sul territorio nazionale che, al di là della loro condizione sociale, culturale ed economica, subiscano, sia in ambito familiare che extrafamiliare, qualsiasi tipo di maltrattamento fisico o psichico quali ad esempio, violenza, sfruttamento, stalking, mobbing familiare, emarginazione e discriminazione, atti questi spesso preludio del ben più grave FEMMINICIDIO, nonché ai minori, appartenenti al nucleo familiare in sofferenza, vittime, sia pur in modo riflesso, di qualsiasi tipo di maltrattamento fisico o psichico nella loro condizione di soggetti svantaggiati.

Lo sportello dʼascolto fornisce consulenze qualificate e supporto tecnico da parte di avvocati, psicologi, sociologi e assistenti sociali, al fine di individuare i bisogni e fornire le prime risposte, attraverso il numero verde 800-642328, operativo in giorni e a orari stabiliti.

LʼAssociazione garantisce la gratuità dei servizi offerti e lʼanonimato.

Ti Amo da Morire ONLUS” crede che sia possibile fare opera di prevenzione attraverso la cultura e per questo motivo  promuove iniziative artistiche e culturali quali mostre, concerti, rassegne, presentazioni librarie, appuntamenti didattici ecc…

Tra le attività secondarie dell’Associazione, infatti, vi è lʼutilizzo della cultura e di tutte le forme d’arte, perché è su queste che si gioca la partita della sopravvivenza e dello sviluppo sano della nostra società ed è per questo che “Ti Amo da Morire ONLUS” trova spazi e momenti di riflessione in tutte quelle manifestazioni culturali/artistiche (grandi e piccole) che riesce a creare o con cui riesce a interagire, predisponendo una nutrita agenda di appuntamenti a livello nazionale, al fine di creare una vasta comunità formata da operatori, artisti, giornalisti, scrittori, registi, filmaker, fotografi, grafici, pittori, attori, intellettuali, filosofi, giuristi, psicologi, sociologi e assistenti sociali ecc… uniti dalla stessa sensibilità e convinti che con l’arte e la cultura ci si possa porre al servizio di un tema sociale così importante veicolandone e amplificandone il messaggio.

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SINOSSI del LIBRO

IL        SILENZIO      DELLA           CATTEDRALE

ROMANZO

DI GIANFRANCO BALDAZZZI

(EDITO DA REVERDITO pagine 720 €20,00)

Firenze, 1368. Jacopo da Volterra  giovane architetto di talento, riceve dall’abate di San Giorgio al Monte la proposta di costruire l’opus francigenum sulla cima di una montagna disabitata. La pessima fama del luogo lo trattiene, ma, a vincere le sue resistenze sarà Messer Nozzo, un amico del padre che svolge traffici lucrosi tra l’ltalia e la Provenza. Gli dice che, dietro la richiesta dell’abate benedettino, si nasconde la volontà congiunta di tre potentati: Urbano V, pontefice di Avignone, il Comune di Firenze  e le Arti Maggiori della stessa città. In poche parole, si tratta di un’occasione d’oro. L’architetto non ha più motivi per rifiutare e si trasferisce sulla montagna. Qui è messo subito a dura prova: l’irruzione in massa di muratori, di artigiani e di operai ridà vita alla montagna ma la trasforma in un incontrollabile campo di battaglia.

L’esplosiva situazione comunque, grazie alle esperienze precedenti di grandi cantieri, al valido supporto dei luogotenenti – l’ingegnere Wilighelm  e il geometra Le Roy – e alla fermezza del Capitolo della Fabbrica, si compone in un miracoloso equilibrio. Con buona pace di tutti, nasce il cantiere della cattedrale. E, mentre l’impresa parte a ritmi sostenuti i protagonisti della storia cominciano a mostrare i loro lati oscuri. Messer Nozzo nasconde gelosamente il suo passato e il rapporto morboso che lo lega alla prostituta Teresa. L’abate       , Ernesto Patrizio si gloria delle sue nobili origini occitaniche e dell’ordine benedettino a cui appartiene, ma si piega con facilità a mille compromessi. II vecchio amministratore, Pietro Vicente, disprezza il suo lavoro di contabile e si considera un combattente della fede, però finisce per miniare i libri mastri del cantiere come fossero testi sacri. Ma anche l’architetto Jacopo, inflessibile sul lavoro e determinato fino alla ferocia, ha il suo tallone d’Achille: la passione che nutre da anni per Elena, ma donna che lo ricambia, ma non gli apparterrà mai completamente.

All’improvviso poi, sul cantiere si addensano nuvole nere: Messer Nozzo  che appare sempre più coinvolto, corre a lanciare l’allarme. Il Papa, gli dice, vuole lasciare Roma e tornare ad Avignone: il cantiere è a rischio. Jacopo si ribella all’idea ma la minaccia è tanto reale da creare pesanti contraccolpi all’interno dell’abbazia. In effetti il Papa tornerà  davvero in Provenza ma senza che si verifichino le previsioni catastrofiche di Nozzo. Anche se il pericolo è rientrato, l’abate si è fatto diffidente. Per avere le idee più chiare invia due spie al cantiere. La mossa si rivela avventata: irrita le maestranze e rischia di rompere gli equilibri. A dispetto di ciò, la situazione rimane sotto controllo. A parte qualche incidente, la cattedrale cresce e nel giro di tre anni attorno ad essa prende forma un piccolo borgo cinto da mura, a cui i vicini danno il nome di Fabrica. Jacopo, che soffre di un senso crescente di solitudine – gli incontri con Elena si sono fatti rari e imprevedibili – è ormai per tutti il magister mirabilis della montagna. Consolante poi gli sembrerà l’arrivo di Fresco da Barberino, poeta e musicista conosciuto anni prima che decide di fermarsi per qualche tempo. Intanto, dopo avere covato a lungo, l’ostilità contro le spie dell’abate esplode. Landino, il più giovane dei due, durante un turno di guardia subisce un tentativo di violenza da parte del capo dei tagliapietre, e reagisce scannandolo. Non ci sono testimoni, nessuno lo può accusare, ma l’Abate è in tensione e lo richiama all’abbazia. Un paio di mesi dopo, il giovane, che lo ha accompagnato a Firenze, sparisce senza lasciare traccia. Lo ritroveremo molti anni dopo ufficiale nelle file dei Visconti che stringono d’assedio Firenze. L’onnipotente Nozzo frattanto subisce uno smacco: è costretto a troncare con Teresa e per la rabbia decide di passare dalle donne ai libri – senza trascurare, si intende, gli amati traffici. E’ la prima di una serie di grottesche giravolte attraverso le quali il mercante ricostruisce l’equilibrio sconvolto da un insuccesso.

Tuttavia il sospetto di avere messo al mondo un figlio con Teresa diventerà il cruccio della sua esistenza. II cammino dell’opus francigenum continua, a volte in maniera stentata a volte trionfalmente. Solo al suo sesto anno di vita, la sua continuità incontra un nuovo, serio ostacolo. E’ ancora Nozzo a mettere Jacopo sui carboni ardenti: gli intima di chiudere in fretta i lavori e di sgomberare. A rischio non  più solo la cattedrale, gli dice, ma la sopravvivenza stessa dell’abbazia: il nuovo Papa, Gregorio XI, è entrato in rotta di collisione con Firenze, e sta per muoverle guerra: il patto siglato sei anni prima è diventato carta straccia. Con l’apertura delle ostilità, per il territorio comincia un vero calvario: la scomunica contro Firenze, la rabbiosa reazione popolare contro il Papa e la sua cacciata dai territori della Chiesa, poi a Firenze, l’episodio del Governo dei Ciompi  e il doppio conclave, uno a Roma, l’altro a Fondi da cui usciranno un pontefice con sede a Roma e l’altro ad Avignone. Davanti all’Abate si apre il baratro. L’inevitabile fine dei finanziamenti e la paura per la propria  incolumità lo spingono a un passo precipitoso: la firma dell’obbedienza avignonese.

Anche l’imperturbabile cellerario entra in crisi smette di miniare i suoi libri contabili e, nelle notti d’incubo, rivive il duro tirocinio templare all’epoca dei processi di Filippo il Bello. Jacopo però non molla col tempo il suo carattere si è indurito. La sua vicenda sentimentale ha toccato il fondo e gli resta solo il cantiere, per la sopravvivenza del quale è disposto a tutto. Anche ad entrare in conflitto armato con l’Abbazia .

Nozzo, dal canto suo, approfitta del caos, per impadronirsi della scena: blandisce in mille modi l’Abate e si dichiara disposto a sostenere da solo le spese della cattedrale. E’ un colpo di teatro che sconcerta tutti. Jacopo e i suoi vi  avvertono odore di bruciato ma non approfondiscono: quello che conta ormai è che i lavori non s’interrompano per nessuna ragione. Come di fatto accade. I tempi si dilatano ulteriormente. Passano lunghi mesi. Tra incidenti di percorso di tutti i generi, rari entusiasmi e molte delusioni, trascorrono anche gli anni. Nella storia intanto ha fatto capolino la seconda generazione di Fabrica – tra i nuovi personaggi, Mastro Pietro  suo figlio Tonio e la tenera Salvina attori di una vicenda morbosa e tragica.  Adesso il borgo si estende a macchia d’olio. E’ quasi una città, e il cantiere non ha mai smesso dì costituirne il fulcro. II sogno di grandezza dell’abate insomma, dopo mille precarietà, a un passo dalla sua realizzazione. Eppure, proprio quando l’opus francigenum già svetta contro il cielo, la comunità di Fabrica si troverà a vivere i momenti peggiori della sua storia. La peste che colpisce l’Europa porta via a Jacopo Elena. gli amici più cari e gli falcidia le maestranze. Ancora una volta saprà reagire, ma nulla potrà per scongiurare un assurdo processo del Sant’Uffizio che manda al rogo un’adolescente senza colpa. Intanto, con le indagini il Wilighelm, e le conseguenti deduzioni, i sospetti su Nozzo prendono corpo. Jacopo scopre l’identità diabolica di Nozzo e il suo vero ruolo nell’impresa: è la fine rimandata per anni e anni. Dovrà solo aspettare che il destino si compia: la nuova guerra tra Firenze e i Visconti di Milano segnerà per sempre la sorte del prestigioso cantiere. E’ l’anno 1402 dell’Incarnazione di Cristo. Dalla firma del contratto da cui aveva preso origine il progetto della cattedrale sono passati trentaquattro anni. Ed è nata, cresciuta e si accinge a morire una città che i vicini chiamano Fabrica.